FAQ
L’anno scolastico all’estero è ufficialmente riconosciuto dal MIUR (Ministero Italiano dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) secondo l’articolo 192 del Decreto legge 297/94 – Testo unico della scuola, aggiornato successivamente dalla Nota Prot. 843 del 10/04/2013 – Linee di indirizzo sulla mobilità studentesca individuale.
La nota prevede che tu, durante il tuo soggiorno all’estero, sia regolarmente iscritto all’istituto italiano, presso il quale risulterai come assente giustificato, e alla scuola estera che frequenterai nel Paese di destinazione. Quest’ultima ti rilascerà, alla fine del tuo programma, la documentazione attestante la frequenza e le valutazioni ottenute nei corsi seguiti.
Tutta la documentazione scolastica dovrà essere poi consegnata all’istituto italiano che stabilirà le modalità del tuo reinserimento.
A seconda del programma che sceglierai potrei vivere nel college di una delle Boarding School con cui collaboriamo, per un’esperienza di stampo internazionale insieme a moltissimi studenti provenienti da tutto il mondo, oppure in famiglia ospitante.
La sistemazione in famiglia ospitante ti offrirà una completa immersione nel contesto sociale e culturale del Paese di destinazione, offrendoti un’esperienza da studente del posto a 360°. Le Famiglie Ospitanti possono avere caratteristiche molto diverse dalla tua famiglia d’origine per composizione, presenza o meno di figli, età dei genitori, estrazione sociale, etnia, religione e orientamento sessuale. Tutti questi elementi non sono in alcun modo discriminatori durante il processo di selezione che la famiglia deve seguire al fine di diventare “Host Family”. Tutte le Host Family, seppur con diverse caratteristiche, hanno in comune un grande spirito di accoglienza e la volontà di condividere con te una delle esperienze più importanti della tua vita.
Short answer: YES!
Molti istituti scolastici italiani riconoscono già un monte ore PCTO per l’esperienza all’estero. Il suggerimento quindi è quello di verificare con l’istituto italiano di provenienza questo aspetto. Inoltre, all’estero, è molto comune svolgere alcune ore di Community Service che saranno riconosciute dai referenti locali e valide come ore PCTO.
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